PokerListings Sbarca su Repubblica.it!

Mentre - purtroppo - l'avventura all'EPT di Copenhagen è già finita per metà dei players italiani che hanno provato a sedersi ai tavoli del Day1a, PokerListings Italia è felice di annunciare ufficialmente  la sua nuova e prestigiosa collaborazione con la versione online del quotidiano La Repubblica.

Ebbene si -  anche se abbiamo deciso di non pubblicarlo subito e di prenderci qualche settimana per capire se le cose stessero andando davvero nel modo in cui pensavamo - e speravamo! -, alla fine è successo: il nome di PokerListings come quello del nostro discutibilissimo ma amatissimo caporedattore  sono diventati un appuntamento fisso nella sezione riservata al gioco del poker pubblicata da Repubblica.it.

Con alcuni "pezzi" già presenti online - e cogliamo subito l'occasione per scusarci con Michele Slama Saad e Dario Minieri per la svista di Giovanni nella recensione del libro di Mario Adinolfi visto che il WPT ha visto protagonisti anche loro e non solo il giocatore di Full Tilt Poker - e molti altri pronti ad uscire dalle nostre penne e dalle nostre tastiere, quella con La Repubblica si presenta come la più grande sfida di PokerListings Italia per il 2010.

Perchè scrivere su Repubblica significa provare a far fare al gioco del poker quel balzo in avanti che tutti aspettiamo: rendere il gioco comprensibile ed accettato. Uccidere una volta per tutte quei luoghi comuni che ancora svolazzano intorno al poker solo perchè, fino ad oggi, non siamo riusciti a dissiparli nella maniera più adatta.

Un proposito nobile che, però, non avrebbe senso se portato avanti senza il supporto dei lettori di PokerListings. Senza il vostro consenso, insomma.

Le vostre critiche ed i vostri suggerimenti sono stati, insieme alla passione che tutti abbiamo verso il poker, l'arma più potente a nostra disposizione per riuscire ad arrivare fino a qui - fino alle pagine di un mostro sacro del giornalismo "ufficiale" che ora ci pone davanti ad un'unica ed inequivocabile scelta: continuare a correre ancora più forte e portare le notizie del poker italiano in quanti più schermi possibile.

Non sarà facile,certo; di questo ne siamo ben consapevoli.

Scrivere di poker in un Paese che legalizza l'online per sfruttare le entrate fiscali ma vieta il live solo perchè non ha ancora ben chiaro quale sia il modo migliore per lucrarci sopra non è impresa da un giorno, questo ritornello purtroppo lo conosciamo bene.

Ma provare a farlo sentendo il vostro quotidiano supporto e - perchè no? - la motivazione data dalle vostre critiche continuerà ad essere per noi la più grande forza in grado di mantenerci in movimento e di offrirci, giorno per giorno, una ragione per andare avanti e non smettere di fare informazione sul poker.

Perchè, se è vero che siamo arrivati fino a qui grazie a tutti voi, non avrebbe senso provare ad andare avanti senza ringraziarvi per quello che avete fatto e chiedervi, come se si facesse un patto d'amicizia d'altri tempi, di rimanere al nostro fianco ed accompagnarci mentre andiamo alla scoperta di questa nuova, ambiziosa avventura nel mondo dell'informazione.

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