Lo Strip Poker Sbarca in Germania. Contenti Loro…

Ci sono dei giorni che viene proprio voglia di scappare dall'Italia - è inutile negarlo.

Dopo due settimane di vacanza passate sotto il caro tetto familiare in Sardegna e segnate da una pioggia quasi pià londinese che cagliaritana, le notizie che arrivano dall'altra parte del confine sono sempre più interessanti.

Mentre cercavo di rimettermi al passo con quanto accaduto nel mondo pokeristico durante i primi quindici giorni di Maggio, la notizia del campionato tedesco di strip poker mi ha catturato in una maniera che non succedeva da tempo.

Per quanto la cosa sia da molti considerata come decisamente maschilista - e, sinceramente, io non ne capisco il perchè visto che il gioco non è un'esclusiva delle conigliette di Playboy - l'idea di un campionato pubblico di strip poker è un qualcosa che riesce ad avvicinarsi a grandi passi verso la genialità più assoluta.

Non che il fatto di dover cedere un indumento per ogni re-buy sia una novità impressionante, per carità, ma l'idea di sdoganare lo strip poker e di avvicinarlo alle masse è una di quelle trovate davanti alle quali viene in mente di mettersi un cappello solo per il gesto di toglierlo e gridare chapeau!

Seni e carte. Giovani nude (e  belle) e Texas Hold'Em, Ah, quanta originalità! Ah, quanto incredibile bene questo può fare ad un gioco che tutti universalmente riconoscono come divertente e tremendamente popolare.

Insomma, chiedo scusa a tutti per l'attacco di sarcasmo ma - veramente - più scopro iniziative come queste e più rimango amareggiato dal fatto che l'Europa intera dimostri di aver tempo da sprecare con iniziative di colore molto poco intellettuali e che, alla fine, non riesca ad essere in grado di esprimere un movimento a difesa degli interessi del poker e di tutti quei giocatori che vorrebbero vedere il Texas Hold'Em uscire da una segregazione psicologica che non si combatte certo a colpi di strip poker.

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