Poker live: sequestrato circolo in Toscana, rischiano in 39. In esclusiva parla il commissario

Sabato sera la polizia ha sequestrato più di 10.000 euro all’interno del Circolo All Event a Carrara, dove era in corso un torneo di Texas Hold’em con 32 players iscritti, provenienti da tutta la Toscana, che avevano pagato un buy-in di 330 euro.

Il bilancio è purtroppo pesante: sequestrato il circolo e 7 persone sono state denunciate per “esercizio di locale dedito al gioco d’azzardo”; si tratta dei tre organizzatori, soci del circolo e dei quattro dealer.

I 32 giocatori sono stati segnalati all’autorità giudiziaria, la loro posizione è in bilico. Lo spiega nel dettaglio il dirigente del Commissariato di Carrara, dottor Giuseppe Mariani durante la conferenza stampa: “quando siamo entrati nel circolo – spiega – il torneo era in pausa, sullo schermo del pc del torneo c’era scritto break. I giocatori sono rientrati successivamente e sono stati tutti identificati. Secondo l’ articolo 720 del codice penale, affinché si configuri il reato di gioco d’azzardo, vi deve essere flagranza di reato. I loro nomi risultavano nel chipcount del torneo ed inoltre risultava chi aveva pagato il buy-in, quindi sarà la magistratura a valutare la loro posizione”.

Il responsabile dell’operazione, il dottor Giuseppe Mariani, però fa una doverosa premessa: “Non si tratta di delinquenti comuni; sono tutte brave persone, nessuno ha precedenti per gioco d'azzardo. Non abbiamo a che fare con la classica bisca. Il contesto è completamente diverso. Prima era un’attività ammessa, ora dopo la Circolare del Ministero degli Interni del 2009, non più, quindi noi dobbiamo far applicare la legge. Qualche nostalgico è caduto in tentazione…”.

Assopoker: l’operazione com’è nata?
“Abbiamo ricevuto una telefonata anonima ed abbiamo deciso di agire. Siamo entrati nel locale ed erano presenti gli organizzatori ed i dealer. C’erano tutte le chips e le carte sui tavoli. Era un circolo che abbiamo sempre monitorato e prima di settembre la sua attività era autorizzata e non avevamo mai ravvisato infrazioni”.

AP: gli organizzatori conoscevano i rischi ai quali andavano incontro? Cosa hanno detto a loro difesa?
“Non ignoravano la normativa ma hanno deciso di organizzare il torneo lo stesso, perché dopo settembre, nessuno frequentava più il club e dovevano rientrare degli investimenti fatti. Erano in crisi e ci hanno riferito che non avevano altra scelta”.

AP: margini di guadagno però erano minimi.
“Con un rake di 30 euro a giocatore, alla fine avrebbero trattenuto circa 1000 euro, in parte per pagare i dealer. C’era poi anche l’attività del bar”.

AP: come avete fatto a capire l’entità del buy-in?
“All’interno del locale (vedi foto a sinistra, ndr) c’era un cartello che pubblicizzava il torneo. La quota di iscrizione era di 300+30 euro, lo stack inziale 20.000. Abbiamo sequestrato circa 10.460 euro; 9.600 dovevano essere distribuiti a montepremi, ma non avevano ancora stabilito il payout. Un giocatore ci ha riferito che aveva pagato solo metà del buy-in e l’altra se l’era fatta addebitare. E’ stato più fortunato degli altri”.

AP: certo che per molti giocatori è una beffa, considerando che entro pochi mesi uscirà il nuovo regolamento.
“Dispiace ma noi dobbiamo applicare la legge. In questo momento la normativa vieta questo tipo di attività, inoltre il buy-in superiore a 300 euro non è tollerabile in nessun modo. In attesa del regolamento, nei circoli non è permesso giocare neanche a 5 euro. Pertanto invitiamo i nostalgici a non giocare live; in questo momento storico non si può”.

AP: cosa avete sequestrato?
“Il circolo innanzitutto è stato sottoposto a sequestro penale essendo il luogo dove si svolgeva la condotta illecita; era uno strumento del reato. Dispiace bloccare l’ attività ma non possiamo fare altrimenti. Abbiamo sequestrato l’incasso che era all’interno della cassaforte con circa 10.500 euro”.

AP: essendo un responsabile di pubblica sicurezza, che messaggio vuol dare ai gestori dei circoli?
“A tutti i titolari l’esortazione è di non esercitare questa attività che al momento non è consentita dalla legge. I rischi sono sotto gli occhi di tutti. Nel caso di specie, non si trattava di una bisca, non c’era nessuno con precedenti penali. Noi, pochi giorni dopo aver ricevuto la Circolare dal Ministero avevamo fatto pubblicare l’avviso anche sui giornali locali”.

Con l'operazione di Carrara, il bilancio delle ultime tre settimane parla di 39 persone denunciate e tre circoli sequestrati nel Nord. La situazione però potrebbe aggravarsi con la posizione pendente di altri 32 players che rischiano un rinvio a giudizio per gioco d'azzardo. Si confida che il regolamento di attuazione del poker live venga pubblicato a breve dal Ministero degli Interni e da AAMS. Il settore è caduto in uno stato di caos totale e urge una regolamentazione che tarda ad arrivare. La situazione inizia a farsi seria.

Luciano Del Frate

Approfondisci la Notizia